La festa di Sant’Antuono è la festività più importante e sicuramente più sentita dal popolo di Macerata Campania e dalle popolazioni dei paesi limitrofi. È questa una delle feste popolari/religiose più importanti della Regione Campania, alla quale accorrono ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutta l’Italia. L’evento rappresenta un momento religioso, storico, culturale e artistico dell’intera cittadinanza, tanto da convincere l’Amministrazione Comunale ad attribuire alla comunità la denominazione di “Paese della Pastellessa”.
Il libro presenta i risultati del progetto di ricerca La festa di Sant'Antuono, patrimonio culturale immateriale di Macerata Campania condotto dal Centro Studi Historia Loci di Macerata Campania. La pubblicazione, distribuita gratuitamente ed esaurita nelle copie, è stata realizzata con il cofinanziamento dallo Stato Italiano e dalla Regione Campania, nell’ambito del POC Campania 2014-2020.

  • Titolo: 'A festa 'e Sant'Antuono nel Paese della Pastellessa. Sant'Antonio Abate, il 17 gennaio a Macerata Campania
  • Autore: Pasquale Capuano, Vincenzo Capuano, Mariano Fresta, Sac. Gennaro Iodice, Andrea Massaro, Michele Antonio Piccirillo e Vincenzo Polcari
  • Prefazione: Sac. Rosario Ventriglia
  • Introduzione: Giovanni Mocchi
  • Postfazione: Luigi Ferraiuolo
  • Copertina: Vincenzo Polcari
  • Progetto di ricerca: La festa di Sant'Antuono, patrimonio culturale immateriale di Macerata Campania a cura del Centro Studi Historia Loci dell'Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa - Corso Umberto I, 62 c/o Chiesa Abbaziale San Martino Vescovo, 81047 - Macerata Campania (CE)
  • Editore: Guida Editori, Napoli
  • Anno di pubblicazione: 2018, Prima Edizione
  • Formato: A5, brossura
  • Numero pagine: 220
  • ISBN: 9788868663766

Informazioni sul libro presso l'editore

 

 

Note sul libro

Siamo nel gennaio del 2010 e a Macerata Campania riecheggiano i suoni dedicati a Sant’Antonio Abate. Con zio Pasquale Capuano, il professore, ho la possibilità di incontrarmi frequentemente e di discutere, con la solita passione che traspariva nei nostri occhi, riguardo le ricerche storiche e gli studi condotti da lui e dall’inseparabile amico Andrea Massaro, con la convinzione che il valore di un luogo risiede nella sua storia e che le usanze e le abitudini determinano la sua unicità.

Quella serie di incontri alimentarono la nostra avvincente idea: realizzare un progetto di ricerca sulla festa di Sant’Antuono a Macerata Campania, cioè su uno degli elementi del patrimonio culturale immateriale che contribuisce fortemente a determinare l’unicità della nostra comunità.

Questa “semplice” idea diede il via ad una serie di attività, che portarono il 23 aprile 2010 alla fondazione del Centro Studi Historia Loci e alla definizione del progetto di ricerca La festa di Sant’Antuono, patrimonio culturale immateriale di Macerata Campania. Da lì a poco nacque il gruppo di lavoro che nel corso degli anni si è così composto:

  • prof. Pasquale Capuano, storico locale;
  • ing. Vincenzo Capuano, responsabile del progetto di ricerca e segretario dell’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa;
  • dott. Mariano Fresta, antropologo;
  • don Gennaro Iodice, parroco della Chiesa di Sant’Andrea Apostolo a Sant’Andrea dei Lagni, rione di Santa Maria Capua Vetere;
  • Andrea Massaro, storico locale e direttore onorario dell’Archivio Storico Comunale di Avellino;
  • prof. Michele Antonio Piccirillo, teologo;
  • Vincenzo Polcari, graphic designer.

Insieme, con entusiasmo e professionalità, ci siamo impegnati per circa 8 anni in questa non facile opera, che si è conclusa con la realizzazione del libro ‘A festa ‘e Sant’Antuono nel Paese della Pastellessa, il quale riporta i risultati del progetto di ricerca.

E qui i ringraziamenti vanno tutti al Comune di Macerata Campania, amministrato dall’instancabile Stefano Antonio Cioffi, allo Stato Italiano e alla Regione Campania che con il POC Campania 2014-2020 hanno cofinanziato la pubblicazione di questa importante opera in occasione dell’edizione 2018 della festa di Sant’Antonio Abate, che ha visto il partenariato del Comune di Macerata Campania con il Comune di Portico di Caserta per la prima volta dopo la soppressione del Comune di Casalba.

Ad aprire il libro è l’importante contributo in prefazione del nostro Abate curato don Rosario Ventriglia sulla radice religiosa della festa e sul significato del suono dei carri di Sant’Antuono, a cui va il nostro grazie per il suo pieno supporto.

La prima parte del libro La festa di Sant’Antuono, a cui ho lavorato personalmente e nella quale sono confluiti i contributi di tutti gli autori, si pone l’obbiettivo di descrivere l’evento, le origini, le caratteristiche e le evoluzioni nel tempo. Nella seconda parte, invece, ritroviamo tre articoli di approfondimento scritti da Mariano Fresta e Andrea Massaro.

Nel corso del progetto di ricerca sono state raccolte le testimonianze orali di molte persone a cui abbiamo rivolto le nostre domande, che con grande disponibilità ci hanno fornito materiale interessante ai fini della ricerca. A tutte le persone intervistate va la nostra riconoscenza; essi hanno avuto un ruolo fondamentale in questo lavoro, per i loro saperi e la diretta esperienza sul campo.

Nella scelta degli informatori si è fatto ricorso agli anziani nativi e/o viventi nel territorio, che nel tempo hanno assunto determinati ruoli nella festa di Sant’Antuono e che per la loro memoria storica rappresentano i custodi della tradizione. Nelle interviste non abbiamo escluso i giovani, che sono parte attiva dei cerimoniali della festa. I principali informatori, in alcuni casi con un ruolo sui carri di Sant’Antuono, sono stati:

  • Andrea D’Addio, riffatore e cantante del gruppo La vecchia gloria (anni ‘80 del XX secolo);
  • Antonio D’Amico detto ‘O scavatore, capobattuglia del gruppo La compagnia de “I punto esclamativo”;
  • Elpidio D’Amico, addetto alla preparazione del palo di sapone;
  • Giovanni D’Amico, cantante del gruppo I bucanieri della pastellessa (anni ‘80 del XX secolo);
  • Marta D’Amico, spettatore dell'evento;
  • Pietro (Pierino) D’Amico, socio del Circolo Sociale di Macerata Campania;
  • Pietro Di Matteo, erede della famiglia detta ‘E pastellessa;
  • Antonio Fabozzi, componente storico del Comitato festa;
  • Michele Florido, cantante;
  • Luigi Gravina, ex capocarro di Portico di Caserta;
  • Antonio Massaro, erede della famiglia detta ‘E Sant’Antuono;
  • Giovanni Monte, presidente dell’Associazione Radici di Marcianise e costruttore di strumenti musicali etnico-tradizionali;
  • Alfonso Munno, presidente dell’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa, impegnato da oltre 30 anni nell’organizzazione della festa di Sant’Antuono;
  • Luigi Nacca, componente storico del Comitato festa;
  • Vincenzo Palmiero, capocarro del gruppo 'A sellara;
  • Martino Piccerillo, componente storico del Comitato festa;
  • Raffaele Piccirillo, capobattuglia del gruppo Suoni antichi;
  • Maria Rauccio, vedova di Stanislao Ventriglia, detto ‘A vorpe, grande animatore della festa nel XX secolo;
  • Stanislao Roggiero, capobattuglia e cantante del gruppo Cantica popolare;
  • Domenico Salzillo, vicepresidente dell’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa;
  • Michele Sbarra, bottaro del gruppo La vecchia gloria (anni ‘80 del XX secolo);
  • Maria Tufaro, spettatore dell'evento;
  • Pasquale Ventriglia, capocarro del gruppo Gli amici di Sant’Antonio ed erede della famiglia detta ‘A vorpe;
  • Luigi Zigurella, capobattuglia del gruppo Po Po Po and Cia Cia Cia (anni ‘90 del XX secolo).

Inoltre, hanno contribuito alla realizzazione del progetto di ricerca le seguenti persone a cui va la nostra gratitudine:

  • il direttore don Gianfranco Boccia dell’Archivio Storico Arcivescovile di Capua, con il rinvenimento nell’Archivio capuano di alcune tracce storiche inedite;
  • il maestro prof. Giuseppe Bruno dell’Istituto Comprensivo di Macerata Campania, con la trascrizione dei ritmi che caratterizzano le battuglie di pastellessa;
  • il giornalista Luigi Ferraiuolo, con la postfazione al libro;
  • l’etnomusicologo prof. Giovanni Mocchi dell’Università di Pavia, con l’introduzione al libro.

Il libro contiene tante immagini. Ci è sembrato, questo, il modo più semplice per raccontare la festa di Sant’Antuono. Sia io che Vincenzo Polcari, che ha curato anche la copertina del libro, abbiamo lavorato sul campo alla realizzazione delle foto, ma un grazie va anche a chi ha contribuito a completare la raccolta delle immagini e cioè a Bartolo Braccio, Pasquale Capuano, Giovanni Casertano, Clemente D’Amico, Pietro (Pierino) D’Amico, Domenico Fabozzi, Francesco Gaudiano, Vincenzo Luongo, Andrea Massaro, Antonio Massaro, Franco Messina, Alfonso Munno, Gaetano Natale, Giovanni Natale, Antonio Pascarella, Andrea Piccirillo, Michele Antonio Piccirillo, Stanislao Roggiero e Michele Sbarra.

Un caloroso ringraziamento va, infine, al popolo maceratese e alle battuglie di pastellessa, espressione genuina della comunità, che hanno il merito di aver tenuto in vita nei secoli un bene così prezioso chiamato ‘A festa ‘e Sant’Antuono.

Macerata Campania, dicembre 2017.

ing. Vincenzo Capuano
Segretario Associazione Sant’Antuono &
le Battuglie di Pastellessa